Nonostante le difficoltà derivate dalla grave emergenza sanitaria che abbiamo vissuto, anche il nostro Laboratorio teatrale extracurricolare ha proseguito la sua attività a distanza e ha realizzato un video finale che pubblichiamo sul nostro canale Youtube https://youtu.be/H3GBN9_nx_o
Riportiamo anche la presentazione del lavoro a cura della prof.ssa Patrizia Fazzini, funzione strumentale PTOF.
Ho l’onore di scrivere il comunicato che presenta il lavoro, realizzato nella fase finale a distanza, del Laboratorio Teatrale extracurriculare del Liceo Candiani Bausch, guidato da Chiara Savoia e Cinzia Chiodini di Radicetimbrica teatro. Due nostre allieve, ormai adulte. Ormai donne. A loro va il nostro ringraziamento perché sanno creare un ambiente di alto livello culturale e sanno fare delle tecniche teatrali uno strumento di riflessione sulla persona e sul mondo, dando spazio alla sfida del pensiero creativo. Quando l’allievo supera il maestro…il maestro non può che essere felice.
Il Laboratorio ha avuto avvio, quest’anno, sul mito di Orfeo ed Euridice. Se non lo conoscete, andatelo a cercare. È uno dei miti più coinvolgenti, avvincenti e significativi della nostra ancestrale radice classica: parla a tutti noi, sempre.
Poi è arrivata l’emergenza, e il Covid ci ha buttati tutti in un inferno sospeso, nel quale siamo ancora oggi. In bilico. Tutti Orfeo ed Euridice cerchiamo di trovare la via per ritornare in superficie, per ritornare a pensare che sia possibile progettare un futuro, un domani che sembra distante, ancora.
Conforta vedere il lavoro che i nostri ragazzi hanno terminato a distanza. Conforta perché ci dicono, a chiare parole, che hanno scoperto di essere forti anche nella perdita di ogni riferimento. Hanno scoperto la resilienza, l’amore e la gioia anche nel pieno dell’emergenza. Hanno scoperto quell’Orfeo che non si è voltato per guardare Euridice e con una tenacia straordinaria hanno trovato la via per la superficie.
Ma quanta responsabilità abbiamo, noi delle generazioni precedenti. Noi padri, madri, insegnanti.
Non volgiamo più la faccia dall’altra parte. Il mondo che abbiamo preparato, predisposto per i nostri figli e per le nostre figlie, per i nostri studenti e le nostre studentesse è quanto di più lontano possiamo immaginare dalla dimensione dell’amore.
Basta far finta di niente. Loro sono coraggiosi, e il video che potrete vedere ne è la riprova. Efficace dal punto di vista estetico, profondo sul piano contenutistico è un grido che non può essere arrestato.
Sento l’importanza di condividere con voi l’esperienza di questi ultimi giorni. Ho avuto modo di parlare con tanti nostri allievi che hanno terminato il percorso universitario o altri percorsi di alta formazione. Sono in giro per il mondo, fortunatamente, perché non hanno perduto la dimensione globale e cosmopolita che l’arte porta con sé. E tanti di loro, in maniere diverse, per strade diverse, continuano a costruire il mondo di domani: consapevoli delle colpe dei padri e delle madri continuano, imperterriti e coraggiosi, a costruire nelle loro azioni quotidiane il mondo che sarà. Sentire la loro energia, condividere le loro mete è confortante. Ma non basta. L’appello ci riguarda ancora perché ancora noi siamo responsabili delle scelte.
Il modello della società consumistica, dedita all’intrattenimento e all’apparenza è definitivamente morto. Se vogliamo che non ci dimentichino, stiamo al loro fianco. Ascoltiamo le loro parole. E non facciamo finta di non vedere le loro potenzialità.
Patrizia Fazzini