Oggi è la Giornata Mondiale del Teatro e vogliamo condividere alcune riflessioni per unirci alle tante manifestazioni a sostegno di questa arte straordinaria.
Creata a Vienna nel 1961 durante il IX Congresso mondiale dell’Istituto Internazionale del Teatro su proposta del drammaturgo finlandese Arvi Kivimaa, la Giornata Mondiale è un’occasione per celebrare e incoraggiare la conoscenza e la pratica delle Arti in Scena. Ogni anno una personalità del mondo del teatro è invitata ad esprimere un messaggio che viene letto e diffuso nei teatri e nelle scuole. Autrice del Messaggio 2021 è l’attrice Helen Mirren, una delle attrici più conosciute e apprezzate, con una carriera internazionale che abbraccia teatro, cinema e televisione, premio Oscar nel 2007 per la sua interpretazione nel film “The Queen”.
Questo è un momento così difficile per lo spettacolo dal vivo e molti artisti, tecnici, artigiani e artigiane hanno lottato in una professione già piena di insicurezze. Forse questa insicurezza sempre presente li ha resi più capaci di sopravvivere, con intelligenza e coraggio, a questa pandemia. La loro immaginazione si è già tradotta, in queste nuove circostanze, in modi di comunicare creativi, divertenti e toccanti, naturalmente soprattutto grazie a internet.
Da quando esistono sul pianeta, gli esseri umani si sono raccontati storie. La bellissima cultura del teatro vivrà finché ci saremo. L’urgenza creativa di scrittori, designer, danzatori, cantanti, attori, musicisti, registi non sarà mai soffocata e nel prossimo futuro rifiorirà con una nuova energia e una nuova comprensione del mondo che noi tutti condividiamo. Non vedo l’ora!
Helen Mirren (Tradotto da Roberta Quarta del Centro Italiano dell’International Theatre Institute).
Il nostro Liceo crede nel teatro offrendo ai propri studenti percorsi extracurricolari e da quest’anno un indirizzo specifico che eleva il mondo delle Arti a scelta didattica che coniuga l’emozione con l’intelletto, il pensiero e i suoi linguaggi, nella volontà di rispondere ai bisogni educativi delle nuove generazioni, sempre più disorientate di fronte ad un mondo fatto di “comunicazioni” e sempre meno di “relazioni”.
Siamo convinti che l’esperienza teatrale sia il luogo in cui la comunicazione diventa davvero relazione perché c’è un “io” che cerca un “tu”, coloro che si trovano “sulla scena”, coloro che lavorano “dietro le scene” e il pubblico che è sempre parte di ogni spettacolo.
Mentre i nostri studenti dell’indirizzo teatrale stanno per iniziare il loro percorso di PCTO insieme al regista Giuseppe Scutellà di Puntozero Teatro (carcere minorile Beccaria) e alla Prof.ssa Mariacristina Cavecchi dell’Università Statale di Milano per rileggere insieme e approfondire il “Romeo e Giulietta” di William Shakespeare, gli studenti di seconda si stanno già mettendo alla prova per studiare una “messa in scena”.
“Madama Butterfly” o “Madame Bovary”?
Non può stare che un personaggio venga, così, troppo avanti, e sopraffaccia gli altri, invadendo la scena. Bisogna contener tutti in un quadro armonico e rappresentare quel che è rappresentabile! Lo so bene anch’io che ciascuno ha tutta una sua vita dentro e che vorrebbe metterla fuori. Ma il difficile è appunto questo: farne venir fuori quel tanto che è necessario, in rapporto con gli altri; e pure in quel poco fare intendere tutta l’altra vita che resta dentro!
(Luigi Pirandello)