Lunedì 15 marzo alle ore 18:00 si terrà un incontro con le sorelle Andra e Tatiana Bucci. Invitiamo tutti, studenti genitori e personale scolastico, a seguire la diretta sul nostro Canale Youtube. Il link sarà visibile in modalità riservata nel Registro Elettronico alla voce “Comunicazioni”.
L’incontro è la conclusione del corso “PER LA COLPA DI ESSERE NATI: LA SHOAH E L’INFANZIA NEGATA” organizzato dall’Associazione Amici di Angioletto in collaborazione con ANPI sez. G. Castiglioni, Figli della Shoah, Memoriale della Shoah di Milano e supportato fattivamente dal nostro Liceo. Nell’arco di 5 lezioni, 600 studenti – tra i quali alcune classi della nostra scuola – e 40 insegnanti delle Scuole superiori di Busto Arsizio hanno seguito un percorso di formazione e di studio che, nella conoscenza del Novecento e della Shoah, non può che alimentare la consapevolezza di una cittadinanza attiva. Ricordiamo le parole di Primo Levi: “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”.
Oggi Andra e Tatiana sono due belle signore, dal cuore buono e la mente lucida. Contrariamente ai loro carnefici, hanno saputo riprendere in mano la loro vita e farne un capolavoro, d’insegnamento per tutti noi. Nel 1938 le leggi razziste emanate da Benito Mussolini e dalla dittatura fascista, hanno segnato il destino loro e del cugino Roberto De Simone che dai campi dell’orrore non è più tornato. Andra e Tatiana Bucci sono state deportate bambine ad Auschwitz- Birkenau: avevano quattro e sei anni, con il cuginetto Roberto, la mamma, la zia, la nonna… una famiglia. Nascono a Fiume, figlie di Giovanni Bucci fiumano, cattolico, e Mira Perlow, ebrea e il loro viaggio verso la deportazione inizia il 28 marzo 1944. Il Kinderblock li attende, attende i bambini: il “dottor” Mengele, il dottor morte, è interessato alle sorelline perché le scambia per gemelle –si somigliano così tanto- ‘merce’ utile per gli orrendi esperimenti del carnefice.
Lì sarà ingannato Roberto: «Chi vuole vedere la mamma faccia un passo avanti» dissero le SS. “Sergio De Simone quel passo lo fece, insieme ad altri diciannove bambini: tutti trasferiti al campo di concentramento di Neuengamme, vicino ad Amburgo, destinati agli esperimenti in laboratorio e non certo all’abbraccio delle loro madri. A loro venne iniettato il germe della tubercolosi. Sergio e gli altri bambini vennero poi drogati di morfina e impiccati nei sotterranei della scuola di Bullenhuser Damm”(Adalgisa Morrocco, Huffington post 27/12/2019).
Eppure le parole di Andra e Tatiana sono piene di vita e ci conducono per mano nella costruzione di un mondo migliore, nel pieno rispetto dei diritti umani, dei diritti degli esseri viventi. La loro testimonianza è preziosa. Vi aspettiamo.