Intensa come sempre la cerimonia dedicata alle vittime delle foibe e all’esodo di oltre 250.000 italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, organizzata dall’Amministrazione comunale in collaborazione con le scuole del tavolo “La storia ci appartiene” in occasione del Giorno del Ricordo.
Nel parco di via Ugo Foscolo si è tributato un omaggio commosso a Norma Cossetto, a cui il parco è intitolato, studentessa istriana, torturata e gettata in una foiba dai partigiani del Maresciallo Tito nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943. Le foibe sono voragini rocciose a forma di imbuto rovesciato, create dall’erosione di corsi d’acqua, tipiche della zona carsica.
Nell’aula ”Ali della Libertà”, dove è continuata la cerimonia, il Sindaco si è rivolto agli studenti dei licei bustocchi “Candiani Bausch”, “Tosi” e “Crespi” esortandoli a riflettere sulle tragedie del passato: “Penso che i sopravvissuti possano essere felici solo se vedono che qualcosa cambia, che il mondo migliora: voi ragazzi potete farcela, confido in voi”.
“Il dramma vissuto da quella generazione è un esempio di resilienza che non possiamo dimenticare: dopo anni in una società non democratica, 5 anni di guerra, le foibe dell’immediato dopoguerra, l’esodo dalle proprie terre, la forza di cambiare completamente e di integrarsi in un nuovo territorio” ha osservato la presidente del consiglio comunale Laura Rogora, prima di lasciare la parola ai protagonisti della giornata, gli studenti.
I ragazzi della sezione teatrale del liceo Candiani hanno ripercorso gli ultimi terribili momenti della vita di Norma Cossetto; gli studenti del Liceo Tosi hanno presentato un’ approfondita ricerca storica, mettendo in evidenza l’illuminata decisione del sindaco Rossi di accogliere gli esuli giuliano-dalmati a Busto Arsizio negli anni ‘50 del secolo scorso.
Molto apprezzato l’intervento dei nostri studenti del musicale con un’interpretazione intima dell’Inno nazionale e della toccante canzone “1947″ di Sergio Endrigo, profugo da Pola insieme alla famiglia.