«Jella Lepman. Un ponte di libri», in programma venerdì 15 novembre a Busto Arsizio, dalle 9 alle 18 nella sala conferenze del Museo del Tessile, ha visto la partecipazione dei nostri studenti del Liceo Musicale Pina Bausch che hanno chiuso la giornata. Diretti da Franco Conetta e Cristina Noli, i nostri studenti hanno eseguito Visit to George di Gershwin (arr. V. Kabek), A Salzburg Impression (arr. D. Stratford), Glenn Miller Medley (arr. N. Iwai).
La mostra è una proposta dell’Università dell’Insubria e del Sistema bibliotecario Busto-Valle Olona. L’idea e il coordinamento sono della Commissione legalità del Centro internazionale insubrico che, con il sostegno del Comune di Busto e in collaborazione con Ibby Italia, prevede anche attività di formazione, incontri nelle scuole del territorio e dodici conferenze dei docenti del corso di Storia e storie del mondo contemporaneo dell’Insubria.
Con una ventina di pannelli e una serie di approfondimenti storici, filosofici, sociali ed educativi, si racconta la figura di Jella Lepman, una giornalista ebrea perseguitata dai nazisti e fuggita con i suoi due figli da Stoccarda a Londra nel 1935, che trova nella Germania distrutta del 1945 la propria missione: contribuire a costruire per la nuova generazione un mondo migliore e più pacifico. Per farlo la Lepman, consulente per le questioni culturali ed educative di donne e bambini nella zona di occupazione americana, crea la metafora «un ponte di libri» (che è anche il titolo della sua autobiografia): richiede donazioni della migliore letteratura per ragazzi agli editori di venti paesi per organizzare una mostra libraria internazionale e successivamente fonda, proprio 70 anni fa, la Internationale Jugendbibliothek, luogo di libertà, dove i bambini e i ragazzi avevano diritti e potevano esprimere i propri pensieri, dove si leggeva, dipingeva, recitava, giocava e discuteva.